Il lavoro di un attore è far emozionare chi lo guarda e lo ascolta. E se nel far questo, riesce anche a far scendere una lacrimuccia allo spettatore, si può dire che abbia fatto centro.
Recitare è uno dei tanti modi che l’essere umano ha per comunicare qualcosa. Emozionare qualcuno, mentre si è sul palco è sicuramente una forma di comunicazione molto suggestiva.
Ma ad un attore non viene solo richiesto di emozionare, o di commuovere. Un attore può comunicare qualcosa anche facendo sorridere o addirittura ridere a crepapelle gli spettatori in platea.
Per questo motivo, un buon corso di recitazione dovrebbe prevedere sempre anche delle lezioni sulla comicità.
Far ridere infatti non è così semplice, anche se la risata è probabilmente la cosa più spontanea che un essere umano è in grado di fare. E se il nostro obiettivo è diventare buon attori, allora è assolutamente necessario anche imparare a far ridere.
La versatilità di un attore dipende anche da questo.
Far ridere è perciò un aspetto del mestiere di attore che non deve mai essere sottovalutato.
La comicità è un settore ben specifico della recitazione, con delle sue precise regole e i suoi sottogeneri.
L’obiettivo dell’articolo non è comunque insegnarvi a far ridere. Esistono corsi e accademie per imparare a farlo.
Ma per chi fosse tentato di intraprendere questa strada e ha ancora qualche dubbio, allora forse posso dare qualche consiglio per affrontare quella che è una sfida difficile, seppur bellissima.
Piccola premessa: per fare il comico devi saper recitare.
Prima di procedere con qualche suggerimento, che nasce dalla mia personale esperienza teatrale, tengo a fare una piccola grande precisazione.
Se il tuo obiettivo è diventare un comico, la prima cosa che devi fare assolutamente è imparare a recitare. Come detto poco più su, la comicità è un ramo di una materia più grande, che è appunto la Recitazione.
La scelta di un buon corso di teatro è quindi fondamentale, perché la recitazione è propedeutica alla comicità stessa e ti prepara ad affrontarla nel modo corretto, con le giuste conoscenze.
Non buttarti quindi in qualche stage sulla comicità, se prima non hai alle spalle almeno una minima formazione d’attore e un po’ di esperienze teatrali sul palcoscenico.
Certo, può essere che tu abbia davvero del talento in questo senso, ma il fatto che in compagnia di amici tu sia quello che fa ridere gli altri con le sue battute, non fa di te un attore comico. La mia intenzione non è certo scoraggiarti, ma devi anche pensare al fatto che gli amici possono ridere delle tue battute perché ti vogliono bene e ti ritengono simpatico.
Infine, è ovviamente ben diverso far ridere degli amici in pizzeria e divertire un’intera platea in teatro. Platea formata da spettatori che non ti conoscono e che certamente non ti sono amici.
Fatta questa doverosa premessa, ecco alcuni piccoli consigli che mi sento di darti, facendo riferimento alle mie esperienze teatrali.
1. Non vergognarti e mettiti in gioco.
Se a chi sta per intraprendere un corso di recitazione si fa questa raccomandazione, per chi vuole diventare un attore comico, la raccomandazione vale il doppio.
Andare sul palcoscenico con l’idea di far ridere gli spettatori in platea, significa mettersi completamente a nudo e mostrare di sè il lato più comico.
Per fare questo ci vuole, ovviamente, molto coraggio. Coraggio nel sfruttare al meglio, ad esempio, i propri difetti fisici con lo scopo di stimolare il riso. È quello che hanno fatto i grandissimi Totò e Marty Feldman.
Ma oltre al coraggio, l’attore comico deve essere dotato anche di sensibilità ed intelligenza, soprattutto se vogliamo trasmettere assieme alla risata anche qualche piccola perla di saggezza.
È quello che fanno i migliori comici di tutto il mondo ogni volta che ci portano alla risata. Ci fanno ridere, ma spesso ci fanno vedere la realtà che ci circonda da un punto di vista differente e ci fanno riflettere.
2. Osserva attentamente la realtà.
Fin dall’antichità, chi in teatro fa ridere gli spettatori è innanzitutto un acuto osservatore della realtà. Sia questo un autore o un attore comico.
Per far ridere gli altri è necessario osservare attentamente la società e la realtà che ci circondano. In questo modo è possibile coglierne gli aspetti più peculiari e proporli al pubblico da un punto di vista diverso da quello comune.
Lo stesso Totò aveva questo talento innato. Si narra che da piccolo fosse soprannominato ” ‘o spione” perché aveva l’abitudine di passare la maggior parte del suo tempo ad osservare di nascosto gli altri e coglierne i lati più pittoreschi per poi provare ad imitarli. Proprio questo studio della realtà lo ha aiutato, da adulto, a caratterizzare molti dei suoi personaggi più celebri.
L’attore (o l’autore) comico è quindi un individuo dall’intelligenza acuta e raffinata, che riesce a scardinare la realtà, mettendone in luce il lato più comico ch può nascondere anche una verità tragica.
Questo significa principalmente che, per diventare un attore comico, è necessario saper guardare la realtà, anche la più brutta e triste, sapendo che si può sempre ridere di essa. La grandezza sta nel farlo in modo da riuscire a stimolare anche una riflessione in coloro che facciamo ridere.
Nella scuola di recitazione che ho frequentato anni fa, il secondo anno è dedicato quasi interamente alla comicità. I miei maestri mi hanno insegnato ad osservare la realtà dal punto di vista del comico. E una delle prime lezioni era, appunto, far riferimento alle nostre personali realtà e osservare chi ci circonda nella vita di tutti i giorni. Il secondo passo era catturarne gli aspetti più pittoreschi e comici, per poi provare ad imitarli a lezione.
Inutile dire che è stato davvero interessante e pure divertente catturare i lati più divertenti di alcune delle mie conoscenze. Successivamente è stata poi data una cornice ai personaggi che sono venuti fuori da queste lezioni, costruendo così uno spettacolo che non deve solo far ridere, ma anche far riflettere almeno un poco chi è in platea.

3. Far ridere non significa essere ridicoli.
L’ attore, per definirsi comico, accanto all’osservazione della realtà, deve anche scavare dentro di sè e portare alla luce i lati più comici della sua stessa personalità. In un secondo momento deve quindi lavorarci su e proporli al pubblico per stimolare la risata.
Ma attenzione, far ridere lo spettatore non significa mettersi in ridicolo. Sono due cose ben differenti, anche se forse il confine tra i due è sottile e labile, per chi non è del mestiere.
La differenza tra le due cose sta nel fatto che l’attore comico decide quando far ridere lo spettatore. Non è ridicolo. Ridicola è la persona che, suo malgrado, camminando inciampa cade e batte la testa.
Certo, sia l’attore comico che la persona che cade stimolano la risata in chi li guarda. Ma il primo lo fa in maniera consapevole, il secondo decisamente no.
Ovviamente c’è chi è fortunato, ha un talento naturale e spontaneamente sa come far ridere le persone.
Un esempio tutto italiano di questo tipo di artista è il grande Massimo Troisi.
Lui è una persona che aveva davvero del talento. Ma questo non significa certamente che non si sia mai messo in discussione, che non abbia mai osato (vedi punto 1). Ha faticato per diventare l’attore e autore comico che è stato, avendo sempre voglia di migliorarsi e di osservare quello che era intorno a lui.
4. Sperimenta varie tipologie di comicità e trova quella a te più congeniale.
Si sa, la gente ride in tanti modi. E non tutti ridono per le stesse cose. Ed è naturale, visto che la risata è qualcosa di spontaneo.
Questo significa che non esiste un solo modo per far ridere. Esistono infatti tanti tipi di comicità.
Esiste il black humor, la commedia dell’arte, la stand up comedy e via discorrendo. Se il tuo obiettivo è far l’attore comico, allora ti consiglio di imparare a conoscere più tipi di comicità possibili. Solo in questo modo potrai trovare quella che ti è più congeniale, che è nelle tue corde.
Una volta che hai trovato la comicità che fa per te, potresti concentrarti su di essa e dare il massimo. Senza tuttavia tralasciare gli altri modi con cui far ridere lo spettatore. Saper far ridere in modi differenti, ti rende un attore versatile e se vuoi intraprendere questo mestiere, è una qualità decisamente importante, da coltivare.
Logicamente, per imparare o venire a conoscenza dei tantissimi tipi di comicità esistenti, quello che devi fare è frequentare uno o più corsi che possano darti le basi per capire come un attore può far ridere gli spettatori.
Un corso sulla comicità infatti ti insegna i trucchi del mestiere e ti fa capire come funzionano, per esempio, i tempi comici.
Saper far ridere le persone è un’Arte Esatta. E i famosissimi “Tempi Comici”, di cui tutti abbiamo sentito parlare ma senza mai esattamente capire cosa sono, sono solo un aspetto di quest’arte.
Ma il Tempo Comico non è qualcosa che è stata creata dall’essere umano. È “solo” una sequenza azione-reazione che provoca un’esplosione emotiva che si manifesta attraverso la risata.
Come vedi, non c’è niente di “inventato” o “costruito”. È qualcosa che esiste in natura, che fa parte della realtà e che gli attori e autori comici osservano, fanno loro e usano per stimolare sì la risata, ma spesso anche per comunicare qualcosa o per far della critica nei confronti della società.
Certo è che tutti gli insegnamenti che gli stage sulla comicità ti offrono, possono dare i loro frutti solo se ti metti davvero in gioco e sali sul palco a recitare. L’esperienza è ciò che fa la differenza, soprattutto se associata ad una buona formazione e a degli ottimi insegnamenti.
Letture consigliate.
Accanto agli stage, ai corsi e a tanta esperienza sul palcoscenico, è bene anche leggere e contribuire alla propria formazione con manuali e libri sulla comicità e, più in generale, sulla recitazione.
In questo senso, il celebre Dario Fo può venirci in aiuto. Questo grande artista attraverso la comicità è riuscito a portare avanti un proprio pensiero e una propria critica nei confronti della società. Di notevole interesse sono alcune delle sue produzioni letterarie. In particolar modo il suo “Manuale minimo dell’attore“, scritto assieme alla moglie e compagna d’arte Franca Rame (Conosci il suo bellissimo monologo sullo stupro?).
Un’altra lettura che consiglio di fare, assieme ad un buon corso sulla comicità è “Lezioni di comicità” di Matteo Andreone. Con questo volume potrai farti un’idea più precisa e dettagliata di che cosa sia l’umorismo, con molteplici schemi e esempi pratici per quanto riguarda l’arte del far ridere.
Siccome è sempre bene guardare i più grandi e lasciarsi ispirare da loro, sicuramente è interessante leggersi tutte le interviste che il comedian Paul Provenza ha fatto ai più grandi comici satirici americani, nel volume “Satiritas”.
Infine, ti consiglio di andar a recuperare anche qualche grande “classico” come “L’umorismo” di Luigi Pirandello e “Il corpo poetico” dell’attore Jacques Lecoq. In particolare, per quanto riguarda la comicità, è molto interessante la parte del volume dedicata al Clown.
Importante, e pure divertente, è anche leggersi qualche commedia.
In questo senso ti consiglio vivamente di recuperare le raccolte di commedie di Achille Campanile ( “L’inventore del cavallo e altre quindici commedie“) e di Karl Valentin (“Tingeltangel“). Due autori del novecento la cui comicità è piuttosto nonsense, basata sui giochi di parole e gli equivoci.
Ridere è la miglior medicina
Ritengo che la comicità sia uno degli aspetti più importanti di una civiltà. A mio avviso, essere comici è un grande segno di intelligenza. Inoltre i comici, a loro modo, sono sempre stati e sempre saranno grandi oppositori delle dittature e delle tirannie.
È per questo motivo che la Comicità è qualcosa di estremamente prezioso. Se davvero sei interessato a sviluppare il lato comico della tua personalità e del tuo essere attore, allora asseconda questa tua caratteristica e non farti scrupoli. Anche se poi le cose non dovessero andare come speri, potrai sempre far tesoro delle esperienze teatrali che hai vissuto.
Se questo mio articolo ti è piaciuto, allora inizia a seguire il Tutorial di Recitazione che curo assieme ad Elisa. Potrai trovare tanti altri consigli utili e pratici per la tua carriera d’attore.
Alla prossima!