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Il Monologo di Emilia, da “Otello” di Shakespeare

Il Monologo di Emilia, da “Otello” di Shakespeare

Dopo aver conosciuto il coraggio di John Proctor de “Il Crogiuolo” di Arthur Miller, oggi facciamo la conoscenza di un altro personaggio, a suo modo temerario: Emilia da “Otello” di Shakespeare.

A interpretare per noi questo personaggio è la nostra esperta di recitazione, Elisa.

Puoi vedere la sua interpretazione del monologo di Emilia andando sul Canale Youtube ufficiale di Teatro per Tutti.

Se hai voglia di recitare anche tu questo pezzo teatrale allora vedi come fare cliccando nella nostra pagina web dedicata ai Monologhi o entra a far parte del nostro gruppo facebook “Monologo del mese”.

Se sei alla ricerca di un monologo per un’audizione o un esame di ammissione per un’accademia, dai un’occhiata al nostro Ebook “Dieci Monologhi Femminili di William Shakespeare“.

Perché Emilia?

Spesso, quando si parla della tragedia di Otello, questo personaggio femminile passa un po’ in secondo piano. D’altronde i protagonisti assoluti dell’opera sono Otello e Iago e la povera Desdemona.

Tuttavia Emilia, la moglie di Iago stesso, è in realtà un personaggio profondo e richiede all’attrice che la interpreta un buon impegno di immedesimazione.

Chi è Emilia?

Come detto poco più su, Emilia è la moglie di Iago.

È un personaggio secondario, che almeno fino a quando gli eventi non precipitano, rimane piuttosto ai margini della trama.

Ma questo non significa che sia un personaggio piatto. Al contrario, è un personaggio dalle molteplici sfaccettature.

Emilia è innanzitutto una donna che, a differenza della giovane Desdemona, è smaliziata e pratica nei confronti della vita.

La sua convivenza con Iago l’ha portata presto a non credere più nelle favole, a vedere in faccia la crudeltà di cui a volte sono capaci gli uomini.

Con molta probabilità non ama Iago, tuttavia gli rimane fedele e forse ne ha anche paura.

Ma soprattutto è una fidata dama di compagnia della dolce Desdemona.

Il sentimento che la lega alla moglie del Moro è di una sincera e autentica amicizia.

Amicizia che la porterà, inevitabilmente e con grande coraggio a scontrarsi con Iago, quando però ormai sarà troppo tardi per salvare la situazione.

La trama dell’Otello di Shakespeare

Come detto poco più, a muovere le fila della vicenda è Iago, alfiere di Otello.

Iago è un personaggio invidioso del Moro e del suo successo.

Ogni sua azione perciò nasce da un incredibile sentimento di rabbia e di rivalsa. Sentimento che lo porta a ordire piani diabolici per rovinare il Moro, tanto in ambito privato che in quello pubblico.

Per far sì che questo accada, Iago usa tutta la sua intelligenza e scaltrezza servendosi senza remore degli altri personaggi, ingannandoli.

Fin dalle primissime pagine, tenta di rovinare la reputazione pubblica del Moro, nel momento in cui informa il vecchio Brabanzio che il Generale è fuggito di nascosto con la figlia Desdemona. Ne consegue un processo al tribunale di Venezia, da cui però i due innamorati escono vittoriosi, dimostrando a tutti che il loro è un vero amore.

La sete di vendetta di Iago perciò non si placa, quindi durante la missione di difesa a Cipro, dapprima scredita la persona di Cassio agli occhi di Otello, attraverso uno stratagemma. Poi, sfruttando la fraterna amicizia tra il luogotenente e Desdemona, fa in modo che il Moro possa impazzire di gelosia nei confronti della moglie.

Iago sa bene quanto Otello ami la giovane Desdemona ma sa anche quanto il generale sia una persona possessiva.

Inoltre, Iago è a conoscenza della reputazione da donnaiolo di Cassio e della ingenuità di Desdemona, per cui non gli è affatto difficile far credere a Otello che il rapporto tra i due sia fin troppo intimo.

Nella mente del Moro si insinua quindi il terribile spettro del tradimento.

Ed è proprio questo semplice sospetto che rende il Moro furioso portandolo a compiere gesti estremi, di cui si pentirà amaramente.

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Il dramma della Gelosia e dell’Invidia

Da molti studiosi “Otello” è stato definito il dramma della gelosia e dell’invidia. E in effetti sono proprio questi due sentimenti a muovere, fin dalle primissime battute, le fila della vicenda.

È infatti a causa della sua profonda invidia che Iago ordisce il suo piano diabolico per rovinare Otello.

E Otello rimane vittima della sua stessa gelosia, che gli fa prendere per vero un semplice sospetto.

Emilia, un personaggio moderno

E il ruolo di Emilia qual è, in tutto questo?

Emilia, come detto, ha un ruolo secondario, se guardiamo la trama dal punto di vista di Iago e Otello.

In verità, se dovessimo vivere questa storia nei panni di Desdemona, scopriremmo che Emilia è una sorta di ancora di salvezza. È la nostra amica a cui rivolgerci quando siamo in difficoltà.

Emilia, infatti, rappresenta tutto questo per la giovane moglie del Moro.

Ma è anche qualcosa di più.

Proprio attraverso il suo monologo che Elisa ha recitato per noi, Emilia porta gli spettatori a riflettere su quanto gli uomini e le donne siano uguali di fronte alle emozioni.

Su quanto le donne siano degli esseri con dei sentimenti e non degli oggetti dell’uomo di turno.

E proprio in quanto essere vivente con sentimenti, passioni ed emozioni, Emilia non esita a difendere l’onestà dell’amica e a denunciare suo marito, quando ormai gli eventi sono precipitati. E lo fa a costo della sua stessa vita.

Emilia perciò ci fa riflettere su quanto sia ingiusto il sistema di valori che vuole la donna soggetta al proprio marito. Che vuole la donna fedele e pudica, quando all’uomo non sembra essere richiesto altrettanto.

Una denuncia che forse oggi potrà sembrare superflua, ma che di fronte ai tantissimi casi di femminicidio risulta purtroppo ancora attuale.

Il Monologo di Emilia

Il monologo che proponiamo oggi viene pronunciato da Emilia sul finire della tragedia.

A questo punto della trama il piano di Iago è ormai compiuto: il Moro è accecato dalla gelosia e è deciso ad uccidere l’innocente Desdemona.

Otello, infatti, si è dimostrato furibondo e geloso nei confronti della moglie in svariate occasioni e Desdemona, la sera in cui verrà uccisa, confidandosi con l’amica Emilia si chiede se sia davvero possibile per una donna tradire suo marito.

E la risposta di Emilia la lascia a bocca aperta. Emilia, come detto, non è più una ragazzina ingenua come la giovane moglie del Moro.

E dalle parole del suo monologo si intuisce che la convivenza con Iago è difficile. Si intiusce che, con molta probabilità, quest’ultimo la picchia ed è estremamente geloso.

Tuttavia, rivendica il suo non essere solo moglie, ma anche essere umano capace di sentimenti e necessità come lo sono gli uomini.

Un ragionamento estremamente moderno, se consideriamo l’epoca in cui Il Bardo ha concepito e scritto “Otello”.

Il Testo del Monologo di Emilia

Ce n’è una dozzina di donne simili; e per giunta ce ne sono ancora tante quante può contenerne il mondo per amor del quale hanno tradito.

La colpa però è dei mariti, se le mogli tradiscono.

O il loro ardore si raffredda, e vanno altrove a versare i loro tesori, o hanno eccessi di gelosia dispettosa, e ci mettono il freno, ci picchiano e malignamente ci tengono a stecchetto.

Eh, via: ma anche a noi donne bolle il sangue. Ed insieme a qualche virtù, abbiamo l’istinto di vendetta.

Sappiano i signori mariti che le donne hanno sensi precisamente come loro: vedono, sentono, odorano, hanno il palato per il dolce e per l’amaro.

Perché allora ci voltano le spalle per altre donne? È per divertimento? Può darsi. È per la forza delle passioni? Forse sì. O per via dell’umana debolezza? eh sì, forse anche questo.

Ma anche noi abbiamo desideri, passioni e debolezze perdio! Dunque ci trattino bene. Altrimenti, i peccati che noi commetteremo, saranno i loro stessi peccati ad averceli insegnati.

E tu come lo faresti?

Hai voglia di interpretare anche tu il monologo di Emilia, tratto da Otello di Willliam Shakespeare?

Il progetto “Monologo del mese” è nato per condividere insieme la bellezza della recitazione, attraverso l’interpretazione dei più bei monologhi di sempre.

Non pretendiamo di indicare quale sia l’interpretazione giusta. Ogni interprete può recitare questi monologhi in modo differtente, dando sfumature diverse alle parole del personaggio.

E noi siamo curiose di vedere come interpreteresti tu la molgie di Iago!

Se hai voglia di metterti in gioco, entra afar parte del nostro gruppo facebook “Monologo del mese” e partecipa al nostro gioco, seguendo le indicazioni presenti nel gruppo o visitando la nostra pagina web “Monologhi”.

Inoltre, se ti va, puoi seguire il nostro Tutorial di Recitazione, per ricevere tanti piccoli consigli!

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