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Il Monologo di Valerie da V per Vendetta

Il Monologo di Valerie da V per Vendetta

Ben ritrovati con il monologo del mese.

Oggi, dopo aver conosciuto l’eclettico doctor who, facciamo la conoscenza di Valerie, una giovane omosessuale che vive in un’Inghilterra dittatoriale e tirannica nel film “V per Vendetta” .

Ad interpretare per noi questo personaggio è la giovane Michela Quarta. Puoi vedere la sua interpretazione andando sul canale youtube ufficiale di Teatro per Tutti.

Se hai intenzione di “sfidare” la nostra amica e recitare anche tu il monologo di Valerie, allora vedi come partecipare, consultando la nostra pagina web “Monologhi” o entrando a far parte del gruppo Facebook “Monologo del Mese”.

Perché Valerie?

Era già da diverso tempo che avevo voglia di spaziare oltre il teatro, con la rubrica del “Monologo del Mese”.

E ho pensato di iniziare proprio con il monologo di Valerie, perché ritengo che sia uno dei più belli che siano mai stati scritti per il cinema.

Anche se forse, non è nemmeno del tutto esatto dire così, visto che “V per Vendetta” è una trasposizione cinematografica della nota graphic novel omonima, scritta da Alan Moore.

Il personaggio di Valerie ci viene presentato con questo unico monologo. Tuttavia è scritto così bene, che non puoi non empatizzare con questa povera ragazza e la sua triste storia.

Chi è Valerie?

Come detto, Valerie è una ragazza omosessuale che vive in un’Inghilterra dispotica, dominata da un governo autoritario e violento che perseguita le minoranze.

Di Valerie non sappiamo quasi niente. Ciò che sappiamo è quello che lei racconta durante la sua prigionia in un campo di concentramento inglese, ad un altro prigoniero britannico.

È un personaggio secondario, quasi una comparsa, eppure entra nel cuore dello spettatore allo stesso modo dei due protagonisti, Evey Hammond e il misterioso e carismatico V.

Il misterioso e carismatico V (interpretato da Hugo Waving) mentre indossa la maschera di Guy Fawques, il membro più noto della Congiura delle Polveri.

La trama di V per Vendetta

Prima di continuare a parlare di Valerie e del suo intenso monologo, è bene raccontare brevemente la trama di questo celebre film.

Protagonista della storia è una giovane donna inglese, Evey Hammond, orfana di entrambi i genitori, che vive in un’Inghilterra oppressa da una violenta dittatura poliziesca.

Evey cova un profondo odio verso il governo autoritario, poiché i suoi genitori sono morti proprio mentre combattevano contro la dittatura. Tuttavia, spaventata da ciò che potrebbe subire se venisse catturata dalla polizia segreta, cela il suo disprezzo e rancore, conducendo una vita normale.

Una sera Eavy viene aggredita dalla polizia segreta, perché sorpresa per la strada durante il coprifuoco.

Ma un uomo misterioso, il cui volto è coperto dalla maschera di Guy Fawques, la salva uccidendo i suoi assalitori.

V, in passato, è stato catturato e internato in uno dei tanti campi di concentramento istituiti dal governo dittatoriale inglese.

Qui è stato sottoposto ad orribili esprimenti medici e biologici.

V vuole quindi vendicarsi di ciò che ha subito assieme a tanti altri innocenti cittadini inglesi, ingaggiando una rivolta popolare.

Evey lo sosterrà, trovando in sé forza e coraggio che nemmeno credeva di possedere, e insieme conduranno la rivolta contro la dittatura.

Il monologo di Valerie

Il personaggio di Valerie ci viene presentato attraverso il suo monologo. O meglio, attraverso ciò che lei definisce la sua autobiografia.

E in effetti, attraverso una matita e un pezzo di carta igienica scrive un appassionato appello al prigioniero della cella di fianco alla sua. Dapprima gli racconta la sua vita. Gli parla delle delusioni e delle difficoltà che ha incontrato, perché i genitori e la società non accettavano la sua omosessualità.

Gli racconta di come tutto per lei e la sua compagna, è precipitato non appena si è instaurato il feroce governo autoritario che ancora domina l’Inghilterra. E gli racconta di quando l’hanno catturata.

Infine, conclude la sua biografia rivolgendosi allo sconosciuto che condivide con lei quel triste destino, esortandolo a non vendere mai se stesso e a continuare a sperare in un mondo migliore.

Il testo del monologo

So che non posso in nessun modo convincerti che questo non è uno dei loro trucchi, ma non mi interessa. Io sono io.

Mi chiamo Valerie. Non credo che vivrò ancora a lungo e volevo raccontare a qualcuno la mia vita. Questa è l’unica autobiografia che scriverò e … Dio… mi tocca scriverla sulla carta igienica.

Sono nata a Nottingham nel 1985. Non ricordo molto dei miei primi anni, ma ricordo la pioggia.
Mia nonna aveva una fattoria a Totalbrook e mi diceva sempre che “Dio è nella pioggia”.

Superai l’esame di terza media ed entrai al liceo femminile. Fu a scuola che incontrai la mia prima ragazza: si chiamava Sara. Furono i suoi polsi… erano bellissimi. Pensavo che ci saremmo amate per sempre. Ricordo che il nostro insegnante ci disse che era una fase adolescenziale, che sarebbe passata crescendo. Per Sara fu così, per me no.

Nel 2002 mi innamorai di Christina. Quell’anno confessai la verità ai miei genitori. Non avrei potuto farlo senza Chris che mi teneva la mano.

Mio padre ascoltava ma non mi guardava. Mi disse di andarmene e di non tornare mai più.

Mia madre non disse niente, ma io avevo detto solo la verità, ero stata così egoista?

Noi svendiamo la nostra onestà molto facilmente, ma in realtà è l’unica cosa che abbiamo, è il nostro ultimo piccolo spazio… All’interno di quel centimetro siamo liberi.

Avevo sempre saputo cosa fare nella vita, e nel 2015 recitai nel mio primo film: “Le pianure di sale”. Fu il ruolo più importante della mia vita, non per la mia carriera ma perché fu lì che incontrai Ruth.

La prima volta che ci baciammo, capii che non avrei mai più voluto baciare altre labbra al di fuori delle sue.
Andammo a vivere insieme in un appartamentino a Londra. Lei coltivava le Scarlett Carson per me nel vaso sulla finestra e la nostra casa profumava sempre di rose.

Furono gli anni più belli della mia vita.
Ma la guerra in America divorò quasi tutto e alla fine arrivò a Londra.
A quel punto non ci furono più rose… per nessuno.

Ricordo come cominciò a cambiare il significato delle parole. Parole poco comuni come “fiancheggiatore” e “risanamento” divennero spaventose, mentre cose come “Fuoco Norreno” e “Gli articoli della fedeltà” divennero potenti.

Ricordo come “diverso” diventò“pericoloso”.

Ancora non capisco perché ci odiano così tanto.

Presero Ruth mentre faceva la spesa. Non ho mai pianto tanto in vita mia.

Non passò molto tempo prima che venissero a prendere anche me.

Sembra strano che la mia vita debba finire in un posto così orribile, ma per tre anni ho avuto le rose e non ho chiesto scusa a nessuno.

Morirò qui… tutto di me finirà… tutto…

tranne quell’ultimo centimetro… un centimetro… è piccolo, ed è fragile, ma è l’unica cosa al mondo che valga la pena di avere.

Non dobbiamo mai perderlo, o svenderlo, non dobbiamo permettere che ce lo rubino…

Spero che chiunque tu sia, almeno tu, possa fuggire da questo posto; spero che il mondo cambi e le cose vadano meglio ma quello che spero più di ogni altra cosa è che tu capisca cosa intendo quando dico che anche se non ti conosco, anche se non ti conoscerò mai, anche se non riderò, e non piangerò con te, e non ti bacerò, mai…

io ti amo, dal più profondo del cuore… Io ti amo.
– Valerie.

E tu, come lo faresti?

Se anche tu vuoi interpretare questo bel monologo, allora prova a “sfidare” la nostra amica Michela!

Chiedi di entrare a fare parte del gruppo facebook “Monologo del Mese” o visita la pagina “Monologhi ” del sito di Teatro per Tutti per capire come partecipare!

Se credi possa tornarti utile, sul sito è presente anche il nostro Manuale di Dizione,  che può aiutarti a migliorare un tuo eventuale difetto di pronuncia, o a mitigare il tuo accento regionale.

Nel nostro gruppo Facebook, infatti, potresti essere visto da attrici e attori provenienti da tutta Italia e una buona dizione, è sicuramente ben accetta, anche se non obbligatoria.

Infine, se hai bisogno di quqlche consiglio o dritta, puoi consultare la rubrica di recitazione , che trovi nel sito di Teatro per Tutti.

I nostri articoli non possono certamente sostituirsi ad una buona scuola di recitazione, ma possono comunque essere un valido aiuto a chi sta muovendo i primi passi nel mondo della recitazione!

Non preoccuparti se credi di non avere il “physique du rôle” o l’età giusta per recitare per il monologo di Valerie. A noi va benissimo lo stesso.

L’obiettivo di questa rubrica è vedere come, uno stesso monologo, possa avere sfaccettuature interpretative differenti!

Aiutaci a rendere virale il teatro!

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