Di cosa parla “L’Attore crea”?
“L’Attore crea” è un manuale pratico rivolto a chi vuol fare l’attrice o l’attore a livello professionale. È un libro ricco di esercizi che l’autrice, Marta Gervasutti, invita caldamente a mettere in pratica.
Partendo da un’accattivante metafora con il percorso di crescita di Dorothy nel romanzo “Il Mago di Oz”, l’autrice accompagna passo dopo passo il lettore all’interno dei vari meccanismi che si celano dietro lo scintillante mondo del cinema e della tv.
Chi legge questo volume si troverà di fronte un susseguirsi di nozioni e veri e propri insegnamenti da seguire e custodire gelosamente.
“L’Attore crea” spiega, efficacemente e senza fronzoli, cosa deve saper fare un interprete, attraverso cinque capitoli ben strutturati. Il linguaggio è semplice, concreto e diretto.
Si sente fin dalle primissime pagine la pregevole esperienza come coaching per attori di Marta Gervasutti .
E d’altronde Marta sa davvero aiutare gli interpreti a capire meglio se stessi, le loro debolezze e le loro potenzialità. Sa guidarli in un mondo spesso caotico e poco trasparente.
E perciò, se ancora non hai avuto la fortuna di assistere ad una delle sue lezioni, questo libro ti sarà sicuramente utile.
Chi è Marta Gervasutti?
Chi muove i suoi passi all’interno del cinema e della tv in Italia, sicuramente prima o poi ha sentito nominare Marta Gervasutti. Tuttavia, se sei tra coloro che ancora non hanno avuto modo di addentrarsi in questo mondo, ti racconterò brevemente chi è l’autrice di questo importante manuale.
Marta Gervasutti, dopo essersi diplomata in lingue straniere, frequenta e conclude con successo il percorso formativo in Regia e Sceneggiatura presso la Civica Scuola di Cinema e dei nuovi Media di Milano.
Persona solare, propositva e instancabile, Marta si destreggia all’interno del cinema e della tv attraverso molteplici ruoli, facendosi notare per le sue doti umane sia come regista e sceneggiatrice, sia come casting director, che coaching e insegnante.
È proprio il suo rapportarsi con le attrici e gli attori da una parte, e con le case di produzione dall’altra, che rende particolarmente preziosi gli insegnamenti presenti nel libro.
Cosa ho imparato da questo libro?
Io non sono un’attrice professionista di cinema e tv e non intendo esserlo, tuttavia dopo aver finito di leggere “L’attore crea” mi è venuta una gran voglia di mettere in pratica parte degli esercizi proposti da Marta.
Il motivo è semplice: l’autrice ti aiuta concretamente a conoscere il te stesso interprete. A capire quali possono essere i tuoi punti di forza da stimolare, e quali sono invece i tuoi punti di debolezza da limare o correggere.
Sebbene io lavori solo in ambito teatrale, ho trovato questo manuale molto utile per capire meglio la me stessa attrice.
Ma per chi, invece, ha intenzione di lavorare nel mondo del cinema e della tv in Italia, Marta Gervasutti sa dare consigli e insegnamenti pratici. E se li segui, sono sicura avrai dei risultati e potrai vivere la tua vita professionale di interprete con maggior sicurezza e serenità.
Perché consiglio di leggere “L’attore crea”?
In conclusione, ti consiglio di acquistare “L’Attore crea” perché è un manuale scritto con il cuore, da una persona che realmente vuole aiutare attrici e attori a destreggiarsi nel difficile e dispersivo mondo del cinema e tv italiani.
Certo, se non hai mai mosso i tuoi primi passi in queste realtà, la sola lettura di questo volume non ti assicura il successo che speri di ottenere. Ma sicuramente “L’Attore crea” sarà una preziosa e utilissima bussola, da leggere e mettere in pratica assiduamente.

Due domande a Marta Gervasutti
Se ancora non sei convinto di acquistare questo libro, forse ti convincerai leggendo questa breve intervista all’autrice.
Questo libro nasce dopo una lunga e molto seguita serie di video tutorial, oltre che agli articoli che hai scritto su Teatro per Tutti. Quali argomenti possono trovare i tuoi lettori nel libro che non hai affrontato con i video e articoli?
Gli argomenti trattati sono molteplici e riguardano soprattutto il rapporto tra attori, agenti e casting director.
Ho voluto affrontare temi che sembrano tabù in Italia, non si mette mai in chiaro cosa deve saper fare davvero un attore per poter lavorare.
Per questo motivo ho creato esercizi appositi, in modo che tutti possano esercitarsi e non solo leggere, per raggiungere consapevolezze e non andare incontro ad aspettative che appartengono più al mondo anglosassone che a quello italiano.
In un capitolo del tuo libro dai ampio spazio ad un argomento che mi ha particolarmente colpito: il “brand” dell’attore. Quanto è importante per i giovani attori imparare a promuoversi? Quali sono le difficoltà o gli ostacoli maggiori che incontrano in questo senso?
Il discorso del brand è legato alla propria autopercezione ed eteropercezione.
Le difficoltà provengono dal fatto che, quando si entra in una scuola di recitazione, si viene subito trattati da attori.
Prima di tutto siamo persone e, non comprendere chi siamo e cosa possiamo essere per il pubblico crea grandi difficoltà anche nel proporsi.
Non tutti gli attori possono fare tutti i ruoli, soprattutto per cinema e tv. Non si tratta di un discorso legato a stereotipi ma semplicemente a tipologie.
Comprendere come funziona una selezione, significa anche proporsi a dovere, conoscersi e, prima di tutto, creare se stessi.
Non è filosofia, fa parte del mestiere dell’attore. È difficile capire come distinguersi, senza risultare invadenti o arroganti.
Faccio spesso il paragone con una grande pentola di minestrone.
Se, chi seleziona, in un marasma di verdure tagliate a piccoli tocchi, deve riuscire a distinguere solo le carote, si perde un’infinità di tempo.
Chi è “carota” deve sapere di esserlo e proporsi di conseguenza. Il minestrone lo giri e rigiri e le carote spesso non emergono. È un problema soprattutto per chi deve selezionare. Si può cadere anche nell’errore di confondere un peperone per una carota, e questo non aiuta!
La tua opinione su “L’attore Crea”, di Marta Gervasutti
E tu, hai letto “L’attore crea”? Se sì, mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensi.
La tua opinione potrebbe essere utile a chi ancora è indeciso se leggere o meno questo libro.
Ti invito, perciò, a condividere cortesemente la tua opinione con i lettori di Teatro per Tutti.