L’Italia è una delle mete turistiche più ambite al mondo. Ogni anno tantissimi turisti, sia italiani che stranieri, visitano e soggiornano in uno dei nostri meravigliosi paesi, città e località turistiche.
D’altronde il nostro paese è ricco di paesaggi naturali suggestivi, sia per gli amanti della montagna per coloro che adorano il mare. E ogni angolo della nostra bella penisola è ricco di storia e di cultura.
E ovviamente è ricco anche di teatri!
L’Italia è infatti considerata la patria dei teatri e non è un caso che i teatri italiani siano delle vere e proprie eccellenze.
Proprio nel nostro paese, tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo è avvenuta la “rivoluzione architettonica” che ha dato vita ai “teatri moderni“.
Si tratta di una “rivoluzione” che ha portato alla creazione di accortezze stilistiche e tecniche esportate poi all’estero: la sala a ferro di cavallo, la platea come la conosciamo oggi, i palchi divisi in ordini e la scena con le quinte prospettiche.
Non è certo un caso quindi, che proprio in Italia si trovano alcuni dei più famosi teatri al mondo come La Scala di Milano, il teatro San Carlo a Napoli o il Teatro La Fenice a Venezia.
Ma forse non tutti sanno che il suolo italiano è costellato anche da una miriade di teatri davvero piccoli.
Si tratta di edifici teatrali dalle platee con un ridottissimo numero di poltroncine, eppure dal punto di vista architettonico e artistico sono dei veri e propri gioielli di cui andar fieri.
I 10 Teatri più piccoli d’Italia
Se ho un po’ stuzzicato la tua curiosità, allora seguimi in questo viaggio da Nord a Sud, ti farò conoscere alcuni dei teatri più piccoli e suggestivi d’Italia!
1. Teatro Arrigoni
Il primo teatro che andiamo a conoscere è il Teatro Arrigoni che si trova nel piccolo comune di San Vito a Tagliamento, in provincia di Pordenone.
Si tratta di un piccolo teatro all’italiana, costruito tra il Settecento e l’Ottocento. Recentemente è stato completamente ristrutturato e grazie ad una ricostruzione ex novo, possiamo ammirarlo in tutta la sua bellezza architettonica.
Attualmente l’edificio, intitolato al compositore sanvitese Giangiacomo Arrigoni, è sede dell’antico consiglio comunale, del tribunale e della cancelleria della città. Insieme al campanile, rappresenta il bene architettonico più antico di piazza del Popolo del piccolo comune friuliano.
Sembra che il teatro sia visitabile, per maggiori informazioni ti consiglio di contattare il Comune di San Vito a Tagliamento.

2. Teatro Belloni
Rimaniamo ancora nel Nord Italia e spostiamoci in Lombardia, più precisamente nel comune di Barlassina. Questa città, in provincia di Monza e Brianza, è sede del piccolo e affascinante Teatro Antonio Belloni.
Il sito web del teatro, nella sua home page, recita “il teatro d’opera più piccolo d’Italia”. E in effetti, conta appena 98 posti! Tuttavia piccolo non è sempre sinonimo di modesto.
Il teatro Belloni è, in verità, un omaggio d’amore che l’imprenditore Marco Belloni ha voluto fare al padre Antonio e già solo questo può bastare per renderlo prezioso.
È decorato da mobilio e opere di importanti artisti italiani ed è provvisto di poltroncine comodissime, perfettamente in linea con la tradizione del teatro d’opera italiano.
Attualmente attivo, questo piccolo teatrino lirico ogni anno ospita notevoli e apprezzate stagioni liriche.

3. Teatro Salvini
Adesso scendiamo un poco verso Sud e avviciniamoci alle coste tirreniche. Raggiungiamo così Pieve Di Teco, in provincia di Imperia, e visitiamo il Teatro Salvini.
Anche questo piccolo edificio teatrale settecentesco è davvero un minuscolo gioiello architettonico, con la sua sala a ferro di cavallo che può ospitare poco meno di 100 spettatori.
Rimasto inattivo per decenni, perché semi distrutto, in tempi recenti è stato ristrutturato dal comune di Pieve Di Tenco, facendo tornare il Teatro Salvini al suo antico splendore!
Pur essendo di modeste dimensioni, non ha niente da invidiare ai suoi fratelli ben più grandi, in fatto di decorazioni e acustica.
Attualmente attivo, offre ai suoi spettatori notevoli stagioni teatrali.
Per maggiori informazioni, ti consiglio di visitate il sito web del Portale di informazioni e servizi di Imperia.

4. Teatro dei Rassicurati
Adesso scendiamo ancora più giù e spostiamoci in Toscana avvicinandoci alla città di Lucca, fino a raggiungere il piccolo comune di Montecarlo.
Qui si erge il Teatro dei Rassicurati, piccolo edificio teatrale dalla lunga storia travagliata.
L’Accademia dei Rassicurati costruisce l’edificio nel 1795. Si tratta di un Teatro all’italiana, con la tipica sala formata da platea e palchi suddivisi in ordini, per un totale di 180 posti.
Dopo un secolo di ininterrotta attività, il Teatro dei Rassicurati subisce un primo restauro sul finire dell’Ottocento. Poi nel 1922, decaduta l’Accademia dei Rassicurati, il teatro diviene proprietà del comune di Montecarlo. Nel 1928 rischia la demolizione, per volere del Podestà di allora.
Fortunatamente, tale demolizione non è mai avvenuta e il piccolo edificio teatrale è riuscito a sopravvivere per tutto il Novecento, sebbene sia stato in quegli anni praticamente abbandonato a se stesso. Montecarlo, sul finire del ventesimo secolo torna però a prendersi cura del suo grazioso gioiellino teatrale e, dopo vari restauri, dal 1994 ha riaperto i battenti.
Durante la stagione estiva è possibile visitare il teatro. Per avere ulteriori informazione, ti consiglio di visitare il sito web del Proloco Montecarlo.

5. Teatro Manzoni
Rimaniamo in Toscana e percorriamo qualche decina di chilometri per avvicinarsi a Firenze e raggiungere Calenzano.
In questo piccolo comune fiorentino c’è infatti un altro gioiellino di cui andar fieri, il Teatro Manzoni.
Il teatro venne costruito nel 1895 per volere di un piccolo gruppo di nobili fiorentini e notabili di Calenzano. Fu inaugurato il 21 aprile 1895 con La Favorita di Donizetti.
Nei primi anni del novecento, il Teatro Manzoni venne ulteriormente ampliato, con l’aggiunta dei camerini laterali e la costruzione di scalette di collegamento ai loggioni.
Gli affreschi presenti all’interno sembrano essere stati realizzati dall’artista e pittore Giulio Bargellini.
Durante il ventesimo secolo, complice anche l’avvento della seconda guerra mondiale, il teatro Manzoni finì per essere abbandonato a se stesso, a causa dei danni bellici riportati.
Poi nel 1988 il comune di Calenzano si interessò nuovamente al suo piccolo teatro e, in accordo con la Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici di Firenze, l’edificio venne completamente restaurato e ristrutturato.
Dal 2002 il teatro Manzoni è così tornato in attività. Se vuoi avere ulteriori info, ti consiglio di visitare il sito web dell’Associazione Culturale “Il teatro delle donne” che attualmente gestisce il teatro.

6. Teatro della Concordia
Adesso spostiamoci dalla Toscana all’Umbria e avviciniamoci a Perugia.
Raggiungiamo Monte Castello di Vibio e scopriamo il piccolo gioiellino del Teatro della Concordia.
Costruito durante l’occupazione napoleonica, il teatro della Concordia venne inaguruato nel 1808.
Il suo stesso nome vuole rimandare agli ideali della rivoluzione francese: libertà, uguaglianza e fratellanza.
Con la sua capienza di appena 99 posti, il teatro della Concordia è realmente una versione in miniatura dei teatri all’italiana, possedendo tutte le caratteristiche di questo tipo di edificio teatrale: pianta a campana, boccascena, decorazioni ad affresco sull’intera superficie e nel foyer, camerini, graticciata…
L’attività del teatro della concordia subì un brusco e improvviso arresto nel 1951, anno in cui l’edificio venne dichiarato inagibile. Rimase quindi chiuso per circa trent’anni, per poi essere restaurato e riaperto nel 1981.
Dopo questa data, il Teatro della Concordia è tornato a rifiorire, con numerose e interessanti stagioni teatrali. nel 1997 è stato gemellato con il Teatro Farnese di Parma, uno dei più grandi teatri al mondo con i suoi 3000 posti!
Per ulteriori informazioni, ti consiglio di visitare il sito web ufficiale del teatro.

7. Teatro di Villa Mazzacorati Aldrovandi
Adesso trasferiamoci in Emilia Romagna, più precisamente a Bologna e facciamo la conoscenza del piccolo e prezioso Teatro di Villa Mazzacorati Aldrovandi.
Inaugurato nel settembre del 1763, questo gioiellino è a tutti gli effetti un teatro in misura ridotta. Presenta un doppio accesso dall’esterno ed una uscita che lo collega con i saloni interni, palcoscenico sopraelevato, retropalco, attrezzeria e foyer.
È riccamente decorato con numerose sculture di tritoni e le pareti della platea sono affrescate a “trompe l’oeil” con putti e ghirlande, davvero eleganti e suggestive.
Il teatro è visitabile da Settembre a Giugno, ad ogni modo ti consiglio di visitare il sito web di riferimento per avere ulteriori informazioni a riguardo.

8. Teatro Angelo Mariani
Rimanendo ancora in Emilia Romagna, ci avviciniamo alla costa, fino a raggiungere un piccolo comune in provincia di Rimini, Sant’Agata Feltria.
Qui ha sede un altro gioiellino teatrale, il Teatro Angelo Mariani.
Venne costruito nel 1723 per volontà della Società Condomini. All’epoca della sua nascita tuttavia anon erano ancora stati costruiti i plachetti, che vennero aggiunti venti anni più tardi nel 1743.
Una volta che i palchetti furono realizzati, tra le più nobili e facoltose famiglie di Sant’Agata Feltria si aprì sin da subito un forte attrito per l’attribuzione dei palchetti centrali, considerati i migliori per la fruizione degli spettacoli.
Questo elemento insieme ad altre regole ferree, come il divieto severo di assistere agli spettacoli con il capo coperto, hanno fatto del Teatro Angelo Mariani, fin dalla sua nascita, un ambiente esclusivo e raffinato.
E in effetti, il Teatro Angelo Mariani è davvero un edificio teatrale preziosissimo.
È riuscito a scaldare il cuore perfino al grande Vittorio Gassman, che nel 1992 scelse il piccolo teatro di Sant’Agata Feltria per registrare la sua Divina Commedia per la RAI.
Dopo anni di restauro, il Teatro Angelo Mariani torna ad aprire i battenti nel settembre del 2002, portando avanti da quella data numerose e interessanti stagioni teatrali.
Per visitare questo piccolo gioiellino teatrale, consulta il sito web ufficiale del teatro.

9. Teatro di Penna Sangiovanni
Adesso trasferiamoci nelle Marche, fino a raggiungere il comune di Penna Sangiovanni, in provincia di Macerata.
Qui si trova il teatro Flora, meglio conosciuto come Teatro Comunale di Penna Sangiovanni.
Edificato intorno al 1780, si tratta di un teatro di piccole dimensioni, costruito quasi interamente in legno dall’artista pennese Antonio Liozzi, che si occupò anche dell’aspetto artistico, facendo decorazioni pittoriche e a “trompe l’oeil”.
Rimasto abbandonato per molti anni, nel 1974 iniziò la sua lunga ristrutturazione, conclusasi solo nel 1993.
Da questa data, il teatro è tornato in attività, accendendo ogni anno la vita artistica e culturale del piccolo comune marchigiano.

10. Teatro di Donnafugata
Per raggiungere l’ultima tappa del nostro viaggio, facciamo un bel balzo verso il Sud, fino in Sicilia. Qui c’è il piccolo centro cittadino di Ragusa Ibla dove ha sede il prezioso gioiellino di Teatro Donnafugata.
L’edificio teatrale risale alla prima metà dell’Ottocento e è inserito all’interno del prestigioso palazzo di Donnafugata (da cui il teatro prende il nome).
Il teatro Donnafugata è famoso per avere un’ottima acustica, tanto che il proprietario dell’immbolie, l’avvocato Scucces si vanta del fatto che qui gli attori non hanno assolutamente bisogno dei microfoni.
dal 1997 fino al 2004 questo prezioso gioiellino architettonico venne restaruato e recuperato, restituendo al pubblico di Ragusa Ibla il teatrino in tutto il suo splendore.
Dal 2004 il Teatro Donnafugata è il cuore pulsante dell’attività culturale e artistica del piccolo centro cittadino.

Avete mai visitato uno di questi piccoli e preziosi edifici teatrali italiani? Ne conoscete altri che mi sono sfuggiti?
Beh, scrivetemelo nei commenti e condividete l’articolo con qualche vostro amico, amante del teatro 🙂
E se quest’estate non sapete bene dove andare in vacanza, spero che questo articolo possa darvi qualche piccolo spunto…
Alla prossima!