Gli attori, sin dai tempi antichi, sono tra le persone più superstiziose sulla faccia della Terra!
In tutto il mondo ogni attore, teatrale o cinematografico, esegue piccoli riti scaramantici per allontanare la negatività dalle sue rappresentazioni. Sia durante le prove che subito prima di andare in scena, insieme ai colleghi o in privato.
Agli occhi dei “non addetti ai lavori” possono sembrare vere e proprie manie, ma non eseguirli può far insorgere anche negli attori più affermati autentiche paure che potrebbero compromettere la buona riuscita dell’interpretazione.
Personalmente, non mi ritengo una persona superstiziosa nella vita di tutti i giorni…ma quando partecipo ad uno spettacolo…beh, perché rischiare?
Ad esempio, a Rebecca è successo di verificare la superstizione numero 5 della lista che trovi qui sotto.
Ha pronunciato quel nome durante le riprese del monologo del mese e subito dopo, per un problema tecnico, la migliore ripresa dell’attrice che stava recitando non è stata registrata! Sarà un caso, però…
5 superstizioni del mondo teatrale
Ogni attore ha le sue piccole superstizioni, ma ecco quelle che con il tempo si sono più diffuse e vengono temute di più!
1. Paese che vai, colore proibito che trovi.
Se ti trovi a recitare in Italia non indossare mai il colore viola. Nel periodo di Quaresima i paramenti liturgici usati nelle cerimonie sono di questo colore. Nel Medioevo in questo periodo dell’anno erano vietati tutti i tipi di rappresentazione teatrale e l’assenza di lavoro comportava naturalmente un mancato guadagno per gli attori e un periodo di stenti che minava la sopravvivenza di tutta la Compagnia. Ecco perché questo colore, ormai per tradizione e scaramanzia, è stato bandito dal mondo teatrale italiano.
Inghilterra = Blu: le stoffe di questo colore erano molto costose ma piacevano al pubblico. Capitava che alcune compagnie non proprio facoltose le acquistassero per andare incontro al gusto del pubblico, per ritrovarsi poi fallite per la spesa eccessiva! L’unico modo per scongiurare il fallimento era accostare al colore blu finimenti d’argento: chiara allusione alla ricchezza della compagnia che poteva permettersi di spendere senza problemi e senza il rischio di finire sul lastrico!
Francia = Verde: se hai intenzione di andare ad esibirti in Francia non indossare questo colore! La sfortuna ad esso legata deriva con ogni probabilità dalla leggenda che vede protagonista Moliére alla sua ultima apparizione in scena. Si dice infatti che l’illustre attore e drammaturgo indossasse un abito di questo colore quando il 17 Febbraio 1673 rappresentò per l’ultima volta “Il Malato Immaginario”, messinscena alla quale seguì poche ore dopo la sua morte.
Spagna = Giallo: è uno dei miei colori preferiti ma se dovessi andare a fare uno spettacolo nella caliente Spagna dovrei bandire questo colore dalla mia “valigia dell’attore”. Da cosa nasce la superstizione? Dal colore del mantello del torero durante la corrida (bordeaux all’esterno e giallo all’interno): nel caso in cui il toro avesse la meglio su di lui, il giallo sarebbe l’ultimo colore che potrà indossare!
2. La caduta del copione.
Rappresenta senza ombra di dubbio una tra le fonti di superstizione più vive nel mondo del teatro. Far cadere il copione raffigurerebbe il fallimento dello spettacolo, mandarlo a picco verso la cattiva riuscita. Per non incorrere nella disperazione di un regista un po’ troppo superstizioso, qualora tu facessi “distrattamente” cadere il copione, dovrai raccoglierlo subito e batterlo tre volte per terra, nel punto preciso in cui è avvenuto il misfatto. Stai sereno, prima o poi sarai tu stesso a urlarlo ad un compagno d’avventura!
3. “Auguri per lo spettacolo!”
Non si deve MAI augurare “Buona fortuna!” a un attore. Probabilmente questo è da associare alla convinzione che augurando qualcosa di buono possa poi realizzarsi il contrario. Meglio allora utilizzare espressioni colorite come “In c**o alla balena”, alla quale il solerte attore dovrà rispondere “Speriamo che non…” o di impatto come “Rompiti una gamba!”. Questa espressione è solitamente usata in Inghilterra e potrebbe alludere al gesto dell’attore che si inchina per ricevere gli applausi. In Germania l’augurio è ulteriormente rafforzato: “Rompiti una gamba e il collo!”…che cosa non si deve fare per un po’ di gloria!
4. Merda, merda, merda.
Prima di iniziare ogni spettacolo e ogni replica gli attori e spesso anche il cast tecnico si mettono in cerchio stringendosi le mani e all’unisono gridano “Merda! Merda! Merda!”. L’uso di questa espressione scaramantica risale al XVII secolo quando il pubblico era solito andare a teatro in carrozza. La presenza di molto pubblico e quindi di molte carrozze si legava alla presenza davanti al teatro di molti escrementi lasciati dai cavalli: quanto più erano abbondanti i gioiellini dei quadrupedi davanti al teatro dopo lo spettacolo, tanto maggiore era stata la presenza di pubblico. Un gesto semplice, intimo che coinvolge tutto il cast pochi minuti prima di andare in scena e che trasmette l’adrenalina giusta per affrontare al meglio l’esperienza teatrale, consolida il gruppo, carica ed emoziona. Dopo che l’avrai fatto una volta non vedrai l’ora di essere alla replica successiva per poterlo rifare!

5. Macbeth di William Shakespeare.
Secondo una superstizione di origine anglosassone, diffusasi in tutto il mondo, si ritiene che porti sfortuna non solo portarlo in scena ma anche il solo pronunciarne il nome. Per questa ragione, quando gli attori si trovano dentro un teatro, sostituiscono il titolo con l’espressione “Il Dramma Scozzese” (The Scottish Play). Gli attori inglesi poi ritengono doveroso evitare il più possibile di recitare i brani del dramma che contengono gli incantesimi pronunciati dalle tre streghe. Questo perché secondo la leggenda Shakespeare avrebbe copiato la formula di un sortilegio da delle vere streghe, le quali avrebbero maledetto il dramma per vendicarsi. Una diversa leggenda vuole che nella prima messa in scena del dramma l’attore protagonista che interpretava Macbeth sia morto appena prima o durante la produzione, il che avrebbe causato la sfortuna dell’opera. Ma sono racconti popolari e poter recitare nel Macbeth dovrebbe essere motivo di orgoglio per tutti gli attori.
Chi più ne ha più ne metta
Esistono poi altre credenze che possono influenzare più o meno gli animi degli attori, anche se non sono così diffuse come queste.
Ecco allora che qualcuno ti dirà di non fischiare nei camerini e dietro il palco per non incorrere nel rischio di richiamare i fischi del pubblico e quindi decretare l’insuccesso dello spettacolo! Qualcun altro ti dirà di non utilizzare denaro o gioielli veri in scena, mentre registi scrupolosi o tradizionalmente scaramantici ti diranno che porta sfortuna eseguire una prova completa e filata senza avere nessun pubblico. In questo caso ti troverai a dover omettere l’ultima battuta del copione e per le prove generali dovrai invitare un piccolo pubblico di allievi o amici ad assistere.
Quali sono i tuoi gesti scaramantici?
Ognuno ha il suo modo di tenere lontano la cattiva sorte, con piccoli gesti o abitudini. Prima o poi anche tu troverai il tuo palliativo! Se l’hai già trovato, perché non ce lo dici nei commenti? Non preoccuparti, per quanto strani pensi che possano essere se ci credi sono sempre giustificati! Questi piccoli rituali più che a scacciare la sfortuna, servono a darti più sicurezza durante la tua performance e quindi aumentano veramente le possibilità di successo dello spettacolo!
Non dovresti vergognartene, ma nemmeno diventarne dipendente (certi attori rasentano la mania). Se ti fanno sentire più sicuro, ben venga, ma cerca sempre di ricordarti quello che in effetti sono…dei semplici palliativi per calmare la normale ansia da palcoscenico (Hai letto l’articolo di Rebecca?).
La qualità della tua performance dipende solo da te e dalla tua preparazione.
Il miglior rito scaramantico che puoi mettere in pratica sono le prove dello spettacolo e lo studio del copione!
Vuoi portare fortuna sul tuo prossimo spettacolo?
Secondo recenti testimonianze, sembra che mettere un “Mi piace” alla pagina Facebook di Teatro per Tutti porti molta fortuna!
Anche noi non ci credevamo, ma più di un attore in questi mesi ci ha segnalato in privato che dopo aver messo mi piace alla pagina, il suo spettacolo è andato liscio come l’olio.
Sarà un caso? Io non credo…
Ovviamente non è vero, però ammettilo…per un secondo hai pensato di metterci un mi piace vero?!
Le superstizioni funzionano così, parlano alla parte irrazionale del nostro cervello. Soprattutto quando il “rito” scaramantico è così semplice e non costa niente, perché rischiare?
Quindi, dopotutto, perché non provi davvero a mettere un “Mi piace” sulla nostra pagina?
Male che vada, potrai rimanere aggiornato su tutti i nostri articoli e le nostre novità (ne abbiamo di molto interessanti in serbo per te in futuro)! E se invece ti dovesse portare davvero fortuna, faccelo sapere!